Una suora che ne rappresenta 600mila (Corriere)

di Stefano Lorenzetto, su Corriere della Sera

Carmen Sammut: «In Vaticano noi suore non veniamo mai consultate»
La presidente delle madri superiore: «L’unico è stato papa Francesco. Noi suore schiave dei preti. I parroci hanno l’omelia, come facciamo noi a comunicare il bene?»


La leggendaria papessa Giovanna voleva governare tutta la Chiesa. Trascorsi quasi dodici secoli, la maltese suor Carmen Sammut si accontenta di guidare le 670.320 religiose professe dei cinque continenti, dodici volte più numerose dei consacrati non sacerdoti e quasi il doppio dei 466.215 fra vescovi, preti e diaconi. È la presidente dell’Uisg, l’Unione internazionale superiore generali, la prima in carica per due mandati.

Garbata protesta
Dalle finestre del suo ufficio romano, di fronte a Castel Sant’Angelo, il Cupolone appare vicinissimo. Ma così non è, tanto che suor Sammut nel suo ultimo incontro con Jorge Mario Bergoglio è stata costretta a una garbata protesta. «Papa Francesco, vi ho mandato quattro lettere», gli ha detto, facendo tremolare le dita della mano destra dall’indice al mignolo. «Non le ho mai ricevute», si è stupito l’illustre interlocutore. «Lo sospettavo», ha replicato lei, e gli ha porto lesta una fotocopia dell’ultima missiva sparita. Il Pontefice ha letto pensieroso, ha piegato il foglio prima in due, poi in quattro, e l’ha infilato nella tasca della talare, battendoci sopra due volte la mano, come a dire «adesso è al sicuro». L’indomani un commesso vaticano ha recapitato nella sede dell’Uisg un biglietto di risposta scritto di proprio pugno dal Papa. Il gesto non si spiega soltanto con la predilezione di Francesco per gli ultimi. È vero che madre Carmen è la superiora generale delle appena 600 suore missionarie di Nostra Signora d’Africa (tre sole italiane), un nulla nella galassia cattolica. Ma rappresenta anche le 1.970 superiore generali di altrettante congregazioni femminili.

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